Man mano che ci spostiamo da un estremo all'altro (dalla modalità face to face verso la fad pura, passando ovviamente per tutte le situazioni intermedie) diventa sempre più rilevante il ruolo assunto dai materiali didattici, sempre di più infatti essi tendono a sostituirsi all'interattività esistente tra discenti e docenti in una classica situazione d'aula; nella formazione a distanza la relazione principale avviene tradizionalmente tra gli utenti e i materiali didattici, integrata da momenti di verifica e di supporto con il tutor; si tratta di una situazione centrata sull'autoapprendimento e pertanto i materiali didattici devono essere completamente autosufficienti e autoportanti.

La maggior parte delle attività di formazione a distanza preve comunque anche momenti "faccia a faccia" (tutoraggio, gruppi, verifica delle conoscenze), momenti che però possono essere anche solo di supporto al processo di apprendimento che invece è autonomo e indipendente.

Nel caso di assenza "fisica" del docente si ha come conseguenza più vistosa l'enfatizzazione del ruolo dei materiali didattici che, diventando uno strumento centrale nel processo di apprendimento, devono assumere caratteristiche precise ed assicurare una fruibilità interna molto alta.

In questo contesto il materiale ben strutturato è quello che mette in evidenza i punti chiave del percorso. Più il materiale è fruibile in modo autonomo, meno è necessario l'aiuto e l'integrazione fornita dalle risorse umane, che restano, in ogni caso, presenti e identificabili nella figura del tutor. Non c'è soluzione di continuità tra il funzionamento dei materiali e l'intervento del tutor, né esiste una soluzione unica ed ottimale per dosare opportunamente un tipo di intervento rispetto all'altro: la scelta viene compiuta ogni volta che si progetta un'attività formativa da parte dell'organizzazione sulla base delle caratteristiche del contesto e degli allievi, oltre che degli obiettivi formativi.

In questo contesto, premessa e riconosciuta la centralità del materiale didattico all'interno del percorso formativo, in particolare nell'ambito di percorsi blended, il nostro obiettivo è la definizione di uno standard qualitativo di base per la realizzazione di materiale didattico fruibile in contesti formativi diversi; in particolare abbiamo concentrato la nostra attenzione sui criteri per la creazione di cdrom autodidattici.

Già da ora possiamo anticipare che, nei livelli più bassi di FTS prevale la fruizione di materiale off line disponibile in toto all'interno cdrom, al procedere verso gradi di complessità maggiore aumenta anche il grado di interattività e quello di integrazione con le risorse e le potenzialità offerte dal web.